Webmaster Geschrieben 2. Januar Teilen Geschrieben 2. Januar ( Dalla Collezione ‘Risale-i Nur’ ) NATURA: ARTE OPPURE ARTISTA” Bediuzzaman Said Nursi Bismillahirrahmanirrahiym Nel nome di Dio, Clemente, Misericordioso Oh uomo! Ci sono parole d’uso comune che esprimono la miscredenza e che vengono usate erroneamente neanche da parte dei fedeli senza accorgersene il vero significato. Sono le seguenti: LA PRIMA: ‘Le cause creano’. ‘Questa cosa: le cause l’hanno creata LA SECONDA: ‘Tutto viene in esistenza spontaneamente e finisce pure spontaneamente’. LA TERZA: ‘La natura crea’ ‘Tutto viene in esistenza per l’effetto della natura’ Siccome c’è un’esistenza rinnegabile e siccome ogni essere è creato con un’arte sublime ed eccellente e siccome ogni essere non rimane all’indietro del tempo e si rinnova continuamente, allora, oh uomo, rinnegatore della realtà, cosa sarebbero le tue parole sul proposito? Ci risponderai forse dicendo che quell’essere diciamo per esempio quell’animale era creato da parte delle cause, cioè l’unirsi delle cause aveva dato vita a quell’ animale, oppure dirai che la creazione di esso era da sè stessa ovvero penseraì ad un’altra alternativa dicendo che questa creatura doveva la sua vitalità all’effetto della natura, o ultimamente diraì che un Creatore Onnipotente l’aveva creato. Poichè non ci sono altre alternative all’infuori di queste quattro sopradette e poichè le prime tre sono impossibili, invalide e assurde, la quarta rimane come l’unica alternativa decisiva che mette in evidenza in modo sicuro l’unità di Dio. PRIMA ALTERNATIVA: ‘La formazione e l’esistenza delle cose e delle creature devono la loro esistenza all’ unirsi delle cause (dei motivi)’ Contro questo parere, fra le mille impossibilità ne metteremo in evidenza le tre. PRIMA IMPOSSIBILITA’ Pensate ad una farmacia dove ci sono centinaia di bottiglie piene di sostanze diverse. E’ stata richiesta che venisse fatta da queste sostanze una medicina miracolosa e vitalizzante. Andati alla farmacia, abbiamo visto l’abbondanza e varietà degli elementi di cui è composta questa medicina. Dopo averli esaminato uno per uno, ci siamo resi conto che il contenuto della medicina era stato preso dalle bottiglie, ma in misure diverse , un grammo di questa bottiglia, tre grammi di quell’altra, ma sempre in quantità precise. Le quantità delle sostanze erano misurate così minutamente che, se fossero un po’ di meno, oppure un po’ di più, avrebbero perso del tutto la loro particolarità vitalizzante. Anche se il numero delle bottiglie superava la cinquanta, le sostanze prese dalle bottiglie erano sempre in diverse misure e in diverse quantità. In questo caso, mai è possibile che le bottiglie venissero crollate per caso da un vento veloce e uscissero fuori le sostanze in quantità necessaria e formassero poi una medicina meravigliosa, una pozione miracolosa? Potrebbe mai avvenire una tale sciocchezza così banale, impossibile ed irrazionale? Nemmeno un asino, visto la situazione avrebbo detto, ‘Neanche io, non posso mai accettare una tale sciocchezza’. Quindi, così come questo esempio della pozine miracolosa, ogni essere umano è creato in modo perfettissimo. Le piante, per esempio, sono come quella pozione costituita da diverse sostanze e da innumerevoli materiali misurati tutti minutamente. A questo punto se questa creazione venisse attribuita alle cause e venisse detto, ‘Le cause hanno fatto tutto’, ciò sarebbe stato assurdo e impossibile così come l’esempio della pozione che si credeva di essere formata casualmente dall’incrollarsi delle bottiglie. In breve, i materiali vitalizzanti di questa immensa farmacia dell’universo, tutte misurate secondo la bilancia divina, devono la propria vita ad una Scienza Infinita e ad una Volantà che abbracciava tutti gli esseri. E’ infortunato colui che definisce la creazione come l’arte degli inumurevoli elementi della natura e delle cause che sono infatti di carattere cieco e sardo e che somigliano ai torrenti impetuosi. Uno che ci crede, è, senz’altro, più folle e stupido di colui che ritiene la formazione della pozione come la conseguenza spontanea avvenuta casualmente dal crollo delle bottiglie. SECONDA IMPOSSIBILITA’ Se la creazione non si attribuisce all’Unico Onnipotente, ma invece alle cause, in questo caso sarebbe necessario che la gran parte degli elementi presenti nell’universo partecipi in persona alla creazione di ogni essere vivente. Per esempio, nella creazione di una creatura piccolissima come mosca ; l’unirsi delle cause diverse ma alquanto contrarie ed opposte ma sempre in un accordo completo e in un ordine eccellente e con un equilibrio perfetto, è un’impossibilità talmente ovvia che, uno che abbia il cervello di una mosca, avrebbe detto, ‘Questo è impossibile, non può accadere una cosa del genere!’. Il minuscolo corpo della mosca è sempre in connessione con la maggior parte degli elementi e delle cause dell’universo e ne è forse un sommario. Se la creazione di essa non si attribuisce all’Unico Onnipotente bisognerebbe in questo caso che le cause materiali siano propriamente (in persona) accanto al suo corpo minuscolo per realizzare l’opera della creazione, per di più, debbano entrare forse nelle cellule dei suoi occhi i quali sono gli esemplari minuscoli del suo corpo. Siccome la causa è di carattere materiale, in questo caso, è necessario, che si trovi vicina alla creatura e anche dentro di essa affınchè esercitasse il suo effetto. Bisogna accettare in questa condizione che gli elementi essenziali e principali della natura (Gli elementi principali sono: La Terra, L’Acqua, L’Aria e Il Fuoco) siano presenti materialmente dentro la minuscola cellula dove non c’è posto neppure per le zampe della mosca affinchè lavorassero lì in armonia. Questo modo di pensare mette in vergogna nemmeno i più stupidi dei sofisti. TERZA IMPOSSIBILITA’ C’è una legge comune, ‘L’unicità di un’essere indica l’unicità del suo origine’. Specialmente se quell’essere, aveva una vita perfetta in un ordine ottimo e in un eccellente equilibrio, ciò dimostra ovviamente che esso sia di origine unico, non opera di mani innumerevoli che sono causa di conflitto e confusione, ma l’opera di un mano unico, cioè di un’Onnipotente. Insomma, attribuire la creazione d’un essere perfetto, creato in un’unicità eccellente e ben misurata , alle mani confuse delle cause ignoranti, inconsce, caotiche, aggressive, cieche e sorde, non significa altro che accettare l’impossibile e l’irragionevole (mentre aumentano, tra mille vie d’impossibilità, la cecità e la sordità di queste cause). Lasciamo da parte per un momento la sopracitata impossibilità e prendiamo in considerazione le cause materiali da un’altro punto di vista. Gli effetti delle cause materiali avvengono tramite il contatto diretto, cioè con il toccare. E questo contatto avviene esteriormente sulla superficie degli esseri viventi. Vediamo infatti che l’interiorità degli esseri dove le mani delle cause materiali non possono nè raggiungere nè toccare è dieci volte più delicata, ben disegnata e e perfetta nei confronti dell’arte che si osserva sull’esteriorità loro. Gli animali minuscoli ed i piccolissimi esseri viventi dove le cause materiali sono incapaci di nè situarsi nè toccare con le proprie mani e con i propri strumenti sono molto più straordinari ed eccellenti come arte e creazione delle altre creature che sono molto più grandi da loro. Insomma, bisogna essere cieco e sordo per attribuire la creazione a quelle cause ignoranti, primitive, sorde e cieche. SECONDA ALTERNATIVA Si esprime con le parole: ‘Si è fatto da sè’, ‘Tutto si forma da sè, spontaneamente’. Nemmeno questa espressione è sbagliata e impossibile. Tenteremo ora di spiegarne le tre impossibilità: LA PRIMA IMPOSSIBILITA’ Oh rinnegatore ostinato! Il tuo egoismo ti ha reso talmente stupido che, accetti senza alcun esitazione, ogni impossibilità. Sei un essere vivo. Non sei un materiale semplice e non sei un essere stazionario privo di vitalità e di cambiamento. Tu sei proprio come una macchina estramamente perfetta in continuo rinnovamento, oppure come un palazzo affascinante in progresso perpetuo. Mille particelle lavorano nel tuo corpo senza mai fermarsi. Il tuo corpo ha relazioni e rapporti reciprochi con la natura, sia per nutrimento sia per condurre la tua esistenza. Le particelle del tuo corpo sono sempre ben attente a non distruggere questa relazione reciproca. Sono premurose nel loro movimento. Fanno dei passi con estrema premura. Guardano tutto l’universo. Vedono nell’universo le tue relazioni e assumono una posizione adegua. E tu, secondo la posizione meravigliosa delle particelle te ne approffitti con i tuoi sensi intimi ed esterni(L’Iddio Onnipotente ha stabilito una). Se tu non accetti che le particelle nel tuo corpo siano dei minuscoli operai attivi in accordo con la legge dell’Unico Eternale, dell’Unico Onnipotente e ne siano l’esercito e tu se non accorgi che ogni particella sia il pennino oppure i punti della penna della Potenza Divina, avrai bisogno, in questo caso, un’altro occhio per ognuna particella dei tuoi occhi, affinchè potessi vedere ogni membro ed ogni parte del tuo corpo e anche tutto l’universo con cui hai una relazione reciproca. Avrai bisogno ancora, un altissimo livello d’intelligenza, uguale a quella di cento intellettuali, per poter vedere il tuo passato, il tuo futuro, la tua discendenza e per conoscere l’origine di tutti gli elementi della tua essenza e per sapere la fonte del tuo nutrimento. Trasferire tutta la scienza e la sapienza di mille Platone all’unica cellula dell’uno come te che non ha minima idea su queste cose, è, senz’altro, un’atteggiamento mille volte più folle e superstizioso. relazione affascinante fra l’universo ed i membri dell’uomo. Ha creato gli occhi, ma anche il sole, affinchè potesse vedere. Ha creato gli orecchi e il naso, ma ha creato anche l’aria, affinchè sentisse la voce e l’odore. Ha creato i polmoni e li ha fatti funzionare con l’ossigeno nell’aria. Ha creato le sensazioni morali come il cuore, lo spirito e ha dimostrato le vie di soddisfarli tramite i profeti ed i libri sacri. SECONDA IMPOSSIBILTA’ Il tuo corpo è come un palazzo di mille cupole in cui le pietre stanno insieme senza sostegno, in sospensione. Il tuo corpo infatti, è mille volte più meraviglioso di questo palazzo, perchè il palazzo del tuo corpo si rinnova continuamente con perfezione e in un eccellente ordine (Il nostro corpo si è composto di milione di particelle che sono in perpetuo cambiamento. In tempo brevissimo (ad un batter d’occhio) migliaia di esse muore e vengono ricreate le nuove.). Lasciamo da parte il tuo spirito, il tuo cuore ed altri tuoi sensi spirituali, anche sono d’eccellenza perfetta, ma ogni membro del tuo corpo è come un palazzo di cupola singola. Gli elementi che stanno insieme proprio come le pietre di un palazzo, in un equilibrio straordinario e con un’armonia eccellente, espongono ognuno, come gli occhi e la lingua, una perfetta costruzione, un’opera d’arte straordinaria ed ed un miracolo stupefacente della Potenza Divina. Questi elementi, se non sono ufficiali sotto il comando dell’Unico Architetto dell’Universo, in questo caso, ogni elemento: -- che è dominante su tutti gli altri elementi del corpo ma nello stesso tempo subordinato (sotto la dominanza) ad ognuno di essi, -- che è simile ad ognuno degli altri elementi, ma Anche le è opposto dal punto di vista della dominazione, -- che è la fonte e anche l’origine della maggior parte delle particolarità che sono proprie al Sommo Fattore, -- che è molto limitato, ma nelle stesso tempo libero, -- che è l’artefatto meraviglioso di un mano unico, l’opera di un Unico Onnipotente ; come mai quindi potrebbe essere con la sua creazione meravigliosa “l’opera” degli elementi innumerevoli? Non è una grande sciochezza ritenere questi elementi come il ‘Creatore’? TERZA IMPOSSIBILITA’ Il tuo corpo, se non è la ‘lettera’ scritta dalla penna dell’Unico Onnipotente, ma al contrario se è ‘stampato’, cioè, ‘creato’ dalla natura e dalle cause, in questo caso, a crearlo, devono esserci in ognuna delle cellule del tuo corpo e anche nella natura delle macchine da stampa in forma dei circoli concentrici di mille combinazioni . Per esempio, questo libro che è ora nelle nostre mani, se è una lettera, la può scrivere soltanto una penna unica dipendendo dalla sapienza scientifica del suo Autore. Rinnegare che questo libro non abbia un Autore e attribuirlo alla natura, dicendo: ‘La sua esistenza è da sé stessa’, in questo caso, per stampare questo libro, sarebbe necessaria una penna di ferro per ognuna lettera dell’alfabeto come avveniva durante le operazioni di stampa. Nella stamperia esistono caratteri di ferro quanto il numero delle lettere dell’alfabeto affinchè il libro venisse stampato e avesse la sua forma fınale. In breve, i caratteri di ferro che sono quanto il numero delle lettere dell’alfabeto, prendono il posto di una penna unica. Tuttavia, qualche volta, può darsi che tutta una pagina venga scritta in lettera maiscola e con una penna piccola e con uno stile di scrittura artistica. In questo caso bisognerebbero migliaia di penne per una sola lettera. Poi, per la formazione di uno stile artistico in modo dei circoli concentrici così come nel tuo corpo, occorrono modelli di stampa per ogni circolo, per ogni elemento quanto la quantità di mille galloni d’ inchiostro. Se insisti ancora ad accettare questa tesi di mille impossibilità, rinnegando l’Unico Creatore, l’Unico Penna Creatrice, in questo caso a fare quei caratteri di ferro ben ordinati, quei modelli di stampa e quelle penne costruiti tutti perfettamente, saranno necessari sempre in quantità stessa altri modelli di stampa, altri caratteri di ferro ed altre penne. Più devono essere tutti ancora ben ordinati e di un’arte perfettissima. Quest’esempio non finisce qua e così via infinitamente. Dunque, devi capire bene la realtà! E devi vedere bene ormai che questa tesi non è altro che fesserie, piena d’impossibilità e superstizioni! Oh, tu, rinnegatore di Dio! Vergognati e lascia questa via sbagliata! TERZA VIA ‘La natura crea’ Adesso metteremo in evidenza, fra mille, le tre impossibilità di questa tesi. PRIMA IMPOSSIBILITA’ L’arte e la creatività superiore e distinta nella creazione di tutta l’esistenza e in particolare negli esseri vivi, se non vengono attribuite queste alla Penna Divina, alla Potenza Suprema e all’Unico Sole Pre-Eternale, ma invece alla natura cieca, sorda ed incosciente, bisognerebbe allora che la natura abbia delle stamperie e innumerevoli meccanismi spirituali oppure una tale potenza e sapienza da poter amministrare tutto l’universo. Per esempio, possiamo osservare i raggi e le riflessioni del sole sui piccoli frammenti del vetro e sulle gocciole d’acqua. Queste riflessioni del sole, per così definire i soli miniaturi (il sole riflesso), se non vengono attribuite all’unico sole nel cielo bisognerà accettare quindi l’esistenza esterna di un sole naturale con tutte le particolarità del sole(Come il calore, la luce ed i settecolori), minore di apparenza ma grandissimo di funzione, in ogni minima particella del vetro dov’è imposibile impostare neanche l’estremità di un fiammifero. Nello stesso modo, tutta l’esistenza e le creature animate se non vengono attribuite alla manifestazione dei Nomi del Sole Pre-Eternale, nasce quindi la necessità di accettare, in ogni essere vivente la presenza di una natura, cioè di una forza che avesse una potenza infinita, una volantà forte e una sapienza illimitata, cioè quasi la presenza di un Creatore. Questo modo di pensare è il più assurdo e superstizioso delle impossibilità di tutto l’universo. Insomma, colui che attribuisce la meravigliosa arte del Creatore, alla natura immaginaria, insignificante ed incosciente è senza dubbio, mille volte più inferiore ed incosciente di un animale (‘Hanno il cuore, ma non intendono. Hanno gli occhi ma non vedono. Hanno gli orecchi, ma non sentono. Sono come gli animali. No! Sono più bassi degli animali ‘(Corano ; 7 / 179). SECONDA IMPOSSIBILITA’ Tutta l’esistenza che è creata con perfezione, con saggezza e con un’arte eccellente se non viene attribuita all’Unico Onnipotente che dispone di una Potenza e Sapienza infinita, ma invece se viene attribuita alla natura, si potrebbe dire in questo caso che si trovino in ogni pezzetto di terra, delle fabbriche e delle stamperie in numero infinito, uguale a quanto che ci siano in tutta l’Europa affinchè ogni pezzetto di terra diventasse un grembo materna ed avesse il ruolo intermediario per la crescita e la formazione dei parecchi fiori e dei frutti diversissimi. Una manciata di terra fa il compito di ciotola per i fiori ed è capace di formare e figurare tutti i fiori che ci sono seminati dentro. Nel caso che questa capacità non venisse attribuita all’Unico Glorioso ed Onnipotente, non si realizzerebbe più la fioritura senza che ci siano delle macchine immateriali, differenti e naturali nella terra dentro la ciotola per ognuno fiore. Perchè i semi sono proprio come spermi ed uove e sono fatti di medesima sostanza(I semi delle piante, gli spermi degli uomini e le uove degli animali, tutti hanno le stesse particolarità. Dai semi somiglianti escono fuori piante diversissime. Dagli spermi somiglianti nascono uomini che non si somigliano e in diversi sessi. Dalle uove somiglianti escono fuori diversissimi animali. Questo fatto ci dimostra l’esistenza di un Unico Onnipotente.). Sono fatti,come la pasta, dalla miscela irregolare e sformata dell’ossigeno, dell’idrogeno, del carbone e del nitronio. Poichè l’aria, l’acqua, il calore e la luce, tutti semplici ed incoscienti, circondano tutte le cose nell’universo proprio come i fluidi, e poichè i fiori emergiono con tanta eccellenza, ognuno di essi in figure diverse e di un’arte sublime, diventa inevitabile in questo caso di dover trovarsi nemmeno in una manciata di terra , delle stamperie e delle fabbriche miniature ed immateriali in una quantità uguale a quella di tutta l’Europa, affinchè potessero tessere centinaio di tessuti vivaci e migliaia di stoffe ricamate. Puoi vedere e paragonare adesso quanto sia deviata dalla ragione la tesi miscredente dei naturalisti. Non venir meno di vedere inoltre quelli ubriachi che mettono la natura al posto del Creatore credendosi di essere ‘scienziati’ e vedi ancora quanto sia lontana dalla ragione e dalla scienza la loro tesi che difende una superstizione incredibile che è fuori ogni limite della possibilità. Vedi questa stupidaggine ridicolosa e sputi alla loro faccia! SE TU DICI : Quando la creazione si attribuisce alla natura c’incontriamo con le impossibilità e difficoltà insuperabili. Allora come si risolveranno queste difficoltà e le impossibilità quando la creazione verrà attribuita all’Iddio, al Sommo Fattore, ad un Creatore Unico? LA NOSTRA RISPOSTA Abbiamo esaminato precedentemente come il sole, tramite i suoi ‘raggi’ (cioè I soli miniaturi) esponeva con tanta facilità e senza ostacoli il suo effetto e splendore su tutte le cose, dalla minima particella di un vetro fino alla superficie più vasto dell’oceano. Nel caso che venisse cessato il legame di queste riflessioni con il sole, anche se fosse impossibile, sarebbe inevitabile, accettare l’esistenza esterna di un sole vero e proprio in ogni pezzetto di vetro e in ogni gocciola d’acqua. Dall’altra parte, quando la creazione si attribuisce all’Unico Onnipotente, tutte le necessità di cui hanno bisogno ogni essere, arrivano con tanta facilità e agevolezza. Al contrario, se questa relazione venisse staccata e lo stato d’ordine si trasformasse in disordine e ogni essere venisse abbandonato alla natura con la propria solitudine come un’ufficiale disoccupato, in questo caso, sarebbe stato inevitabile considerare la natura cieca come l’unica forza, l’unico possessore della saggezza da poter amministrare tutto l’universo e considerarla anche, fra le mille difficoltà e impossibilità, come il creatore che crea per esempio, il sistema meraviglioso di una creatura come la mosca, un minuscolo sommario dell’universo. Accettare un tale pensiero non è impossibile una volta ma mille volte. In breve , è impossibile che l’Essere Sommo abbia un partecipe oppure un simile per quanto riguarda la Sua Esistenza e non si può parlare mai dell’interferenza altrui, sia nel suo dominio sia nel creare gli esseri. Come abbiamo messo in evidenza sotto il titolo ‘Seconda Impossibilità’ e anche in diversi capitoli del ‘Risale-i Nur’, quando la creazione viene attribuita all’Unico Onnipotente, creare tutte le cose diventa così facile e senza problemi come creare una cosa singola. Ma al contrario, quando la creazione viene attribuita alla natura, creare una cosa singola è tanto difficile quanto creare tutte le materie. Per spiegarci meglio facciamo un esempio: Per esempio, un uomo che lavora sotto il comando di un re, diciamo, o come ufficiale oppure come soldato, grazie a questo legame, potrebbe compiere lavori mille volte più superiori alla sua forza individuale. In nome del re potrebbe prigionare perfino un imperatore. Perchè lui non porta in persona il peso dell’equipaggio e del lavoro e non è costretto a farlo. Perchè il tesoro e l’esercito del re a cui si appoggia lui è un forte sostegno dietro a lui e portano il peso dell’equipaggio. Insomma, grazie a questo legame, egli potrebbe compiere lavori superiori come quelli di un re e potrebbe svolgere delle attività brillanti come quelle di un esercito. Ancora grazie a questo legame, una formica ha distrutto da sola il palazzo del Faraone, una mosca ha ucciso da sola il Nemrud. Per questo legame, il seme di pino, piccolissimo come grano, è capace di produrre un grandissimo albero di pino con il suo fusto alto e con tutti i suoi rami (Finchè esiste il legame, il seme riceve comandi dal suo programma divina e guadagna così una capacità straordinaria. Al contrario, se non si tratta più di qualsiasi legame, la creazione di un seme necessita più arte, più forza e più equipaggio di cui necessita un albero per essere creato.). Quando verrà staccato invece quel legame con il re e quando l’uomo verrà licenziato da quel lavoro, lui sarebbe costretto a portare da solo, sul prorio dorso e con il proprio polso, il peso del lavoro e dell’equipaggio assumendone la responsabilità. In questa situazione l’uomo potrebbe essere in grado lavorare quanto la sua capacità gli permetta e quanto la forza del suo polso gli conceda. Ma questa volta se verrà richiesto da lui, di lavorare con la capacità di prima volta, quando lavorava con estrema facilità, sarebbe esigente allora che lui abbia nel polso, la forza di un’esercito e abbia in possesso la fabbrica di un re affinchè producesse da solo l’equipaggio per la guerra. A sentire queste sciocchezze ne avranno vergogna nemmeno i pagliacci che fanno ridere il popolo con storie buffe. IN BREVE, Attribuire l’essenza all’Unico Onnipotente è tanto facile quanto necessario. Attribuire invece la creazione alla natura è tanto difficile quanto impossibile e fuori i limiti della ragione. TERZA IMPOSSIBILITA’ Parleremo ora di due esempi che abbiamo sottolineato prima in diversi capitoli del ‘Risale-i Nur’. PRIMO ESEMPIO Un selvaggio è entrato in un palazzo su un deserto isolato. Ha visto nel palazzo il quale è costruito e rivestito con tutti gli elementi della civiltà, mille oggetti stupefacenti lavorati con arte eccezionale. Per mancanza di ragione e per volgarità, ha detto fra di sè : ‘Nessuno dall’infuori è in capace di fare tutto questo. Può darsi che uno di questi oggetti nel palazzo l’abbia costruito con tutti i suoi mobili ed ornamenti’. Dicendo così si è messo a trovare quell’oggetto che potrebbe costruire il palazzo. Qualunque cosa guardasse, si è reso conto, con la sua intuizione deficiente, dell’impossibilità che qualcosa nel palazzo abbia fatto tutto quello che esisteva. Si è accorto poi di un libretto in cui erano scritti il piano e il progetto della costruzione del palazzo e ha visto la lista delle materie e l’indice dove sono registrati il contenuto e e le regole d’amministrazione . Neanche questo libretto, come gli altri oggetti del palazzo, non aveva nè mani nè occhi e neppure strumenti a costruire e decorare il palazzo e non era capace di farlo. Ma siccome il libretto, aveva un legame stretto con tutti gli oggetti del palazzo e siccome conteneva le leggi teoriche, lui è rimasto costretto a confessare alla fine dicendo: ‘E’ questo libretto che ha costruito e decorato e ha messo in ordine completo tutto il palazzo’. Con queste parole ha dimostrato la sua volgarità... parole che non erano diverse dalle parolacce di un’ubriaco e di un pazzo. L’uomo selvatico qui, nella storia non è altro che colui il quale difende il pensiero naturalista basato sulla rinnegazione di Dio. Il selvatico entra, infatti, nel palazzo dell’universo dotato di mille esempi miracolosi di saggezza, molto più perfetto e molto più eccellente del palazzo nella storia. Senza mai pensare all’Unico Creatore, la cui esistenza è assoluta ed immortale e rinnegando che tutto l’universo sia creato da parte dell’Iddio, il quale non può essere creato mai da parte degli altri esseri, vede il complesso delle leggi divine, esamina l’indice delle arti dell’Iddio che sono come un libretto variabile della Potenza Divina, che è l’insieme delle leggi della natura, proprio così come una lavagna del Destino Divino per scrivere e per cancellare e che viene nominato erroneamente ‘natura’. A questo punto lui dice: ‘Tutti gli oggetti qui richiedono un ‘motivo’, cioè un ‘creatore’. Per quanto si vede soltanto quel libretto (la natura) potrebbe avere un legame con tutti gli oggetti. Uno che abbia un po’ di ragione non può accettare che quel libretto cieco, inconscio ed impotente abbia creato tutte le cose, le quali potrebbero essere create soltanto da parte di Una Potenza Infinita, da parte di un’Onnipotente Assoluto. Ma, io, siccome non accetto l’Iddio, l’Artista Eternale, non c’ho da dire altro che, ‘Tutto ciò l’ha creato il libretto (la natura)’. A queste parole la nostra risposta sarebbe: Oh, tu, Stupido Infortunato! Come sei sciocco! Alzati la testa dalla palude della ‘natura’ e guardi l’indietro! Vedere l’Unico Onnipotente e tutti quelli che testimoniano in diversissimi linguaggi la Sua Esistenza e che L’indicano con le proprie dite. Accorgi le manifestazioni di un’Artista Eternale che ha costruito quel palazzo e ha scritto il proprio programma nel libretto! Studia il Suo decreto, ascolta il Qur’an e liberati dal delirio! SECONDO ESEMPIO Un’uomo selvaggio ha entrato in una caserma immensa dove ha visto le azioni disciplinate e le esercitazioni ordinate di un’esercito che si comportava in un eccellente posizione d’unità. Lui ha visto che una battaglia, un reggimento e una divisione, appena sentiti il comando, o stavano in piedi o stavano in posizione comoda o marciavano oppure sparavano formandosi un’unione perfetta. Poichè il selvaggio era corto di capire per la sua poca intelligenza e poichè rifiutava il ruolo del comandante autorizzato dallo Stato per mantenere la disciplina dell’esercito secondo le leggi, pensava che i soldati fossero legati tra di loro con le corde, l’uno all’altro. ‘Che corde meravigliose!’ lui ha detto fra di sè con stupore. Poi ha continuato la strada fino a vedere una moschea magnifica come Agia Sofia. Ci è entrato dentro alle ore delle preghiere di Venerdì dove ha visto l’inchinarsi, il prostrarsi e il sedersi della congregazione dei musulmani sentendo la voce di un’uomo cioè dell’imam. Però lui perchè non intendeva cosa voleva dire la ‘Sceria’, che era l’insieme delle leggi morali e divini e non intendeva neanche le norme morali dettate dall’Autore Supremo, il Possessore della ‘Sceria’ (L’Iddio ha due specie di legge (Sceria). La prima è ‘la legge naturale’ che deriva dalla Scienza Divina, tramite la quale vengono creati tutti gli esseri e secondo la quale gli esseri continuano la propria vita. La seconda legge invece deriva dall’elequenza che è il ‘Corano’ (Libro sacro dei musulmani). L’Iddio con questa legge ci invita ad avere fede in sé stesso, ad accettare la Sua Esisistenza e l’Unicità Sua, a credere all’oltretomba ed alla resurrezione. L’Iddio richiede la servitù di coloro che accettano il Suo invito.) , ha pensato che gli individui della congregazione fossero legati l’uno all’altro con le magnifiche corde materiali le quali li facevano muoversi come burattini. Lui ha uscito fuori avendo in mente quell’idea assurda da far ridere perfino gli animali più selvatici . Adattiamo momentaneamente quest’esempio alla situazione di un naturalista rinnegatore, il quale entra nell’universo, per così dire, nella caserma stupefacente dell’Onnipotente Eternale, nella moschea meravigliosa (Tutti gli esseri nell’universo glorificano L’Iddio, per questo motivo l’universo è un luogo di glorificazione. Il verso Coranico dice, ‘Non c’è nessun essere che non glorifichi L’Iddio’ (Corano – 15 / 44 )) dell’Unico degno di Adorazione. La perfezione dell’universo e le sue norme immateriali originate dalla saggezza dell’Eterno, lui le intende come materie concrete. Le norme della creazione, poi i principi e i decreti immateriali e scientifici dell’Eterno, lui li concepiva anche questi come materie concrete come se avessero un’esistenza esteriore. E mettere inoltre le norme derivate dalla scienza e dal sapere che avevano una formazione scientifica, al posto della Potenza Divina, ritenerle come ‘creatore’ e darle il nome della ‘natura’ e comprendere la potenza di origine divina come una potenza indipendente, è una violenza mille volte più peggiore dell’esempio dell’uomo selvatico nella storia. Ciò che i naturalisti chiamano la ‘natura’ è un concetto di natura immaginaria priva di una realtà concreta. Se si parla in ogni caso di una realtà esterna per quanto riguarda la natura, una tale natura potrebbe essere soltanto un’opera d’arte, ma non il Creatore stesso. E’ un ‘ricamo’, ma non può essere il ‘ricamatore’ stesso. E’ un ‘decreto’, ma non è il ‘giudice’. E’ l’insieme delle leggi della creazione, non può prendere il posto del ‘Legislatore’. E’ lo shermo che rispecchia la dignità divina, non può essere il Creatore stesso. La sua esistenza è per l’effetto altrui, non può essere l’Autore stesso. E’ la legge, non è ‘Potenza Assoluta’ e non può possedere potenza. E’ creata su una misura precisa, non può essere Colui che misura. E’ ‘ricevente’, non è ‘sorgente’. IN CONCLUSIONE Se c’è esistenza, l’esistenza non si può chiarire all’infuori di quattro vie di cui le prime tre sono già improvate decisamente nei titoli precedenti. L’ultima, la quarta via, quella della unicità di Dio è improvata in modo decisivo e in accordo con il verso Coranico che dice: ‘Alcun sospetto sull’esistenza di Dio, Il Creatore dei cieli e della terra?’ (Corano, 14 / 10 ). Si mette in evidenza insomma, che non c’è nessun dubbio o esitazione sulla divinità del Sommo Fattore e tutte le cose derivano direttamente dalle mani di Potenza di Lui e la sovranità della terra e dei cieli sono dell’Iddio Onnipotente. Oh tu, uomo disgraziato, adoratore delle cause e della natura! Siccome le particolarità e le caratteristiche di ogni cosa, come tutte le cose, sono create con un’arte sublime e in continuo rinnovamento .... e siccome così come la creazione di ogni cosa, anche la causa esteriore di ogni cosa è creata con arte eccellente (L’Iddio poteva offrirci i frutti come la mela, l’arancia e la pesca ecc. dagli alberi secchi, in maniera secca. Ma non ha fatto così, anzi ha decorato gli alberi con tanta arte e ha reso deliziosi i frutti e li ha messi in servizio degli esseri vivi.).... e siccome la creazione di ogni cosa necessita un gran numero di equipaggi e di strumenti, esiste quindi, senza dubbio, un’Onnipotente, un Possessore di una Potenza Assoluta da creare la natura e anche la causa. L’Iddio è un’Onnipotente che non ha nessun bisogno degli intermediari impotenti da condividere il Suo Dominio e la Sua Potenza creativa (Gli angeli non sono compagni dell’Iddio. Sono creati come ufficiali ad eseguire i compiti a loro imposti da parte di Dio). Questo è impossibile! Ha creato la natura e l’effetto, tutti e due insieme, per dimostrare la Sua Saggezza e le manifestazioni dei Suoi Nomi stabilendo intanto un motivo esteriore e un legame fra di loro. Facendo così, l’Iddio ha fatto velo la natura e le cause alla sua Potenza, affinchè i difetti esteriori, le imperfezioni delle materie e le crudeltà delle creature venissero attribuiti alla natura e alle cause e venisse preservata in tal modo la Sua Dignità. Qual’è più facile per un’orologiaio? Fare prima le ruote di una pendola e poi combinare la pendola con le ruote fino a costruirla completamente oppure costruire una macchina ultra superiore proprio dentro le ruote e poi lasciare la costruzione della pendola alle mani inanimate di quella macchina? Qual’è più facile? Mai è possibile una cosa del genere? Dai! Su! Dimmi! Cerca di giudicare con la tua mente spietata e irragionevole! Qual’è più facile? Per dare un’altro esempio, figuriamoci uno scrivano. Per uno scrivano qual’è più facile? Mettere insieme l’inchiostro, la penna e la carta e scrivere così un libro, oppure inventare una macchina con più sforzo e difficoltà, del tutto dedicata a scrivere un libro solo e poi mettere quella macchina dentro la carta, l’inchiostro e la penna e dire poi a quella macchina inconscia e priva di intelligenza ; ‘Dai! Su! Scrivi tu!’. Qual’è più facile? Sicuramente è mille volte più difficile di scrivere un libro in persona. SE TU DICI : Sì, è mille volte più difficile costruire una macchina dedicata a scrivere un libro unico che scriverlo in persona. Ma dall’altra parte non potrebbe essere più pratico produrre con questa macchina delle copie del medesimo libro in quantità innumerevole? LA NOSTRA RISPOSTA : L’Iddio con la sua Potenza illimitata rinnova, in modo continuo, le infinite manifestazioni dei Suoi Nomi e con lo scopo di esporre in modi diversi le Sue Manifestazioni ha creato le figure e gli aspetti speciali delle cose in tal modo che nessun Libro Divino e nessuna Lettera Divina sono sono gli stessi degli altri libri e nessuna Lettera dell’Unico Eternale è simile agli altri libri ordinari. In ogni modo, per espressioni diverse ha creato diversi aspetti. Guarda bene la faccia umana! Dal tempo di Adamo fino ad oggi esiste una realtà immutabile che ogni faccia umana ha una caratteristica diversa che la distinguisce da quelle altre. Per questo motivo le facce umane sono come libri diversi. Quindi soltanto per la sistemazione di questa arte è necessario un diverso set per scrivere, una diversa combinazione e una complicata composizione differente. In più, occorre un altro telaio del tutto diverso per portare e per accomodare i materiali esigenti e per sistemare nel corpo tutto il necessario. Anche se è impossibile, supponiamo che la natura sia una macchina da stampa. Lasciamo da parte i lavori essenziali della stamperia come stampare e comporre che sono le tecniche per regolare e mettere il piano della stampa in una forma specifica, per creare con perfezione le sostanze di un’essere vivo radunando queste sostanze da ogni parte dell’universo in misure precise, un’operazione molto più complicata, e per consegnarle alla stampa, occorre ancora la Potenza e la Volantà di un’Onnipotente che sarebbe anche il Creatore stesso della stampa. In poche parole, questa ipotesi della stamperia risulta completamente falsa. Quindi così come questi esempi della pendola e della stampa , Dio l’Onnipotente ha creato le cause e ha creato anche le conseguenze come i risultati delle cause. Dio stabilisce con la sua Sapieza Assoluta una relazione tra le cause e le conseguenze. Connette le conseguenze alle cause, ai motivi. L’Iddio ha stabilito con la Sua Volantà Assoluta la figura e le caratteristiche delle cose affinchè avessero la funzione dello specchio e rispecchiassero le leggi divini della creazione per regolamento dei movimenti dell’universo. Dio ha creato, sempre con la sua Potenza, l’aspetto esteriore della natura. Ha creato anche tutte le creature sullo stesso aspetto e sulla stessa caratteristica facendole armonizzarsi tra loro. Vi domando ancora una volta, quale via è più facile? Non è più facile accettare questa realtà messa in evidenza decisamente da mille prove ragionevoli? Oppure affidare un gran numero di strumenti e di equipaggi alle mani delle materie, inconsce, inanimate e create, chiamandole ‘natura’ oppure ‘causa’, affinchè compiessero il lavoro della creazione che necessitava tanta abilità e saggezza? A questo punto il naturalista rinnegatore risponde : ‘Siccome tu mi inviti ad essere ragionevole e onesto, adesso, io confesso che la strada che noi, i naturalisti, abbiamo fatto fin’ora era sbagliata, impossibile, brutta e dannosa. Chiunque che abbia un po’ di coscienza saprà benissimo dalle vostre spiegazioni scientifiche che attribuire la creazione alla natura e alle cause è una cosa impossibile. Attribuire invece la creazione ad un’Unico Onnipotente è inevitabile. Quindi, io dico: ‘Grazie a Dio, per il bene della fede, e fido in Dio’. Però sono in dubbio su una questione : ‘Ho la fiducia in Dio. Lui è il Creatore, l’accetto, ma voglio sapere, quali danni potrebbe avere la sovranità di Dio, per la partecipazione di qualche cause minori nella creazione di alcune cose di poca importanza e per le lodi che hanno avuto le cause? In questo caso, non si parlerebbe della mancanza nella Sovranità dell’Iddio? LA NOSTRA RISPOSTA : Come abbiamo provato nei titoli precedenti del ‘Risale-i Nur’, la ‘Sovranità’ stessa, si contrappone a qualsiasi intervento. Figuriamoci un giudice oppure un’ufficiale semplice, neanche loro non accetterebbero mai qualsiasi intervento al loro campo dell’autorità, anche se fossero i propri figli coloro che minacciano la sovranità loro. Gli stessi esempi, possiamo vederli anche nella storia. Alcuni sultani religiosi, benchè califfo, hanno assassinato i propri figli innocenti per paura frivola che minacciassero la propria sovranità. Tali esempi nella storia ci dimostrano come sia fondamentale la ‘legge della contrapposizione’ ad ogni tipo di intervento avversario. La legge di rifiutare ogni tipo di intervento avversario, caratteristica della Sovranità, è stata il motivo dei caos straordinari nella storia dell’umanità, o fra i due governatori in una città oppure fra i due re in un paese. Quindi, perfino l’ombra della sovranità e del dominio, conduce l’essere umano, debole e bisognoso, a rinnegare l’intervento alttrui e a proibire la partecipazione di qualsiasi compagno alla propria sovranità. Devi capire bene questa realtà! E devi accorgerti bene come preserva l’essere umano con gelosia la propria indipendenza! Se l’uomo si comporta in tal modo , come si comporterebbe allora l’Unico Glorioso di cui Sovranità illimitata è al livello di Maestà Suprema, di cui dominio assoluto è al grado di Divinità, di cui indipendenza è al livello di Unicità e di cui privazione di ogni necessità è al livello di ‘Potenza Assoluta’? Come mai potrebbe accettare un tale Unico Onnipotente la partecipazione e l’intervento altrui alla propria Sovranità? Cerca di vedere la necessità per un tale Sommo Fattore, di rifiutare ogni compagnia, ogni partecipazione al proprio Potere, alla propria Supremazia! Per quanto riguarda il tuo secondo dubbio su un’altra questione, la quale ; ‘Quando alcune cose si rivolgono a certe cause nell’eseguire la loro ubbidienza, in questo caso non si parlerebbe di una mancanza nell’ubbidienza degli esseri, dai particelli fino ai planeti, che sono rivolti all’Essere Sommo, all’Unico Eternale? LA NOSTRA RISPOSTA La Somma Sapienza ha creato tutto l’universo in modo di un albero, facendone gli ‘esseri più intelligenti’ il suo frutto più perfetto e fra di loro ha esaltato ‘l’uomo’ come ‘il più superiore’ di tutti gli esseri. Lo scopo principale della creazione dell’uomo, e il più importante frutto dell’uomo, è, senza dubbio, la sua ubbidienza e il suo senso di gratitudine verso Dio. Quindi un tale Dio, il più Supremo, l’Unico Sovrano e l’Unico Assoluto che ha creato tutto l’iniverso per farsi amato e conosciuto, mai è possibile che concedesse ‘il senso della gratitudine’ e ‘l’ubbidienza’ alle altre mani che l’uomo, il più sublime frutto dell’universo? Mai è possibile che lo stesso Iddio, contrariamente alla sua Saggezza, rendesse vano e futile il frutto dell’universo e il risultato della Sua creazione? Certamente no! E come mai l’Iddio permetterebbe che le sue creature facessero l’ubbidienza agli altri facendole intanto rinnegare la propria Saggezza e la propria Sovranità? E poichè Lui ha dimostrato, tramite i suoi atteggiamenti, la Sua volantà di essere amato e conosciuto in modo illimitato, come mai permetterebbe allora che le Sue più perfette creature Lo dimenticassero e rivolgessero le proprie gratitudini, l’amore e l’ubbidienza alle cause? E come mai l’Iddio consentirebbe che le Sue creature Lo dimenticassero e rifiutassero il Suo Scopo nel creare tutto l’universo? Oh, amico mio, siccome hai smesso il pensiero naturalista, ormai devi parlare tu! Risponde colui che ha smesso il pensiero naturalista: ‘Grazie mille a Dio. Due cose mi mettevano in dubbio, ma sono risolte ormai. Mi hai chiarito i sospetti. E le due prove sull’Unicità di un Creatore Unico erano talmente persuasive e brillanti che, avere un pensiero contrario , non vuol dire altro che rinunciare l’esistenza del Sole e del Giorno. PARTE FINALE La persona che diventa fedele lasciando il pensiero naturalista parla così: ‘Grazie mille a Dio, sono chiariti ormai i miei sospetti. Ma qualche questione mi mette ancora in curiosità: PRIMA QUESTIONE Ho sentito da parecchi pigroni e da quelli che trascurano le preghiere, dire: ‘Perchè Dio ha bisogno delle nostre preghiere? E perchè Iddio, rimprovera nel Corano, severamente e con insistenza quelli che abbandonano le preghiere e li minaccia di una punizione spaventosa come l’inferno? E come mai un tale Corano talmente moderato, mite ed onesto potrebbe avere un’atteggiamento così rigido nei confronti di un peccato così semplice e lieve? LA NOSTRA RISPOSTA L’Iddio Onnipotente non ha bisogno nè delle tue preghiere nè nessun altra cosa. Sei, tu, invece che hai bisogno dell’obbedienza e delle preghiere. Perchè la verità è che sei malato spiritualmente. Come abbiamo dimostrato nei titoli precedenti del ‘Risale-i Nur’, l’obbedienza e le preghiere sono una specie di rimedio per le piaghe spirituali dell’uomo. Per esempio, se un malato non solo rifiutasse le medicine prescritte da un medico affettuoso per la sua guarigione, ma anche dicesse al medico, ‘Non hai bisogno di nulla, non hai niente a che fare con me, allora perchè mi costringi a prendere le medicine?’, ciò sarebbe molto assurdo. Le minaccie e le punizioni del Corano, in caso dell’abbandono delle preghiere, non sono differenti da quelle di un re, il quale, con lo scopo di proteggere i diritti dei propri sudditi infligge punizioni rigide secondo la colpa di colui che abusa i diritti dei sudditi. Un uomo che abbandona le preghiere, viola in modo grave i diritti degli esseri e effettua una specie di tortura spirituale su di loro, perchè sono, ad un certo senso, come i sudditi di un Sultano Eternale. Perchè gli esseri raggiungono il culmine della perfezione tramite le preghiere e l’obbedienza e si legge un’espressione di pace nella loro faccia che hanno rivolto al Sommo Fattore. Colui che abbandona le preghiere non vede e non è più in grado di vedere le preghiere e l’obbedienza di tutti gli esseri e poichè perde la sua capacità di concepire non fa altro che rinunciare. Disprezza tutti gli esseri che sono come lettere divine e che rispecchiano i nomi dell’Iddio e possiedono una posizione alta per le preghiere e per l’obbedienza. Poichè considera tutti gli esseri insignificanti, inutili e inanimati, gli insulta e rinuncia la perfezione loro facendoli scendere dalla loro posizione privilagiata. In verità, ognuno vede il mondo dal proprio specchio. Dio ha creato l’uomo in modo di ‘misura’ oppure ‘bilancia’ per l’universo. L’Iddio, di questo universo, ha consegnato ad ognuno, un particolare universo e l’uomo secondo la sua fede nel cuore vede il colore dell’universo. Per esempio, un uomo disperato, piangente e pessimista vede tutti gli esseri, in disperazione, in lacrime e pieni di tristezza, mentre gli ottimisti, allegri e vivaci vedono un mondo felice e sorridente. Colui che riflette e medita sulla Potenza di Dio, dedicandosi alle preghiere e alla glorificazione, scopre, fino ad un certo livello, le preghiere concreti e vere degli esseri. Mentre colui che lascia le preghiere per negligenza e per diniego vede gli esseri in un modo totalmente opposto alla loro vera perfezione e vive allucinazioni e fa assalti ai diritti degli esseri. Colui che non pratica più le preghiere, poichè non è più in sè stesso, danneggia il proprio animo, che è il servo anche esso, come lui stesso, dell’Unico Possessore. Il Possessore Unico, minaccia severamente l’uomo, a scopo di liberarlo dal suo ‘ego’ che lo conduce alle cattiverie. E perchè l’uomo lascia la preghiera, che è il risultato della sua creazione e il fine per cui è creato, si appropria un comportamento di aggresione contro la Saggezza Divina e merita così la punizione. IN BREVE, Colui che smette le preghiere tormenta il proprio animo, che è in possesso del Giudice Supremo e che è un servo del Sommo Fattore. Rifiutare la perfetta creazione dell’universo, è un atteggiamento di trasgressione alle leggi dell’universo. E siccome è una trasgressione contro la Sapienza Divina, un tale comportamento merita una punizione grave. Con lo scopo di esprimere sia i castighi sia le realtà sopradette, il Corano miracoloso preferisce un linguaggio rigido, in perfetto accordo con i principi di eloquenza che corrisponde alle esigenze della situazione. SECONDA QUESTIONE Colui che ritrova le fede rinnegando il pensiero naturalista dice: ‘E’ una realtà ben chiaro che ogni essere, in tutti i suoi aspetti e in ogni suo lavoro, dipende dalla Volantà Divina e dalla Potenza Dominante. Davanti ad una realtà così grande, la mente umana, con la sua capacità limitata, rimane insufficiente a comprendarla pienamente. L’abbondanza infinita che ci circonda, l’agevolezza illimitata nel crearsi e nel formarsi delle cose e le espressioni esplicite del Corano : ‘La vostra creazione e la vostra resurrezione sono come la creazione e le resurrezione di una persona singola’ (Corano - 31 / 28) ‘L’avvenimento del giorno del giudizio sarà in un batter d’occhio oppure in un tempo più breve’ (Corano, 16 / 77) . Non solo metteno in evidenza quella facilità infinita, ma anche ci dimostrano quanto sia accettabile e razionale questa realtà. Ma cosa potrebbe essere il segreto e il motivo di questa agevolezza nelle creazione delle cose? LA RISPOSTA: La risposta di questa domanda è stato messo in evidenza in modo decisivo e persuasivo nel commento del verso Coranico che costituisce la decima parola della ‘Lettera Ventesima’ del Risale-i Nur che dice: ‘E Lui è potente su tutte le cose ( Lui ha potenza assoluta a fare tutto ) Nel prefisso della lettera sopradetta è stato evidenziato in modo più chiaro che quando la creazione viene attribuita al Sommo Fattore la creazione degli esseri diventa più facile così come creare un essere unico. Se la creazione non si attribuisce all’Unico Onnipotente, la creazione di un essere unico diventa tanto difficile quanto la creazione di tutta l’esistenza. Creare un seme unico diviene così problematica e difficile come creare un albero. Quando si attribuisce invece al loro vero e proprio Creatore perfino la crezione di tutto l’universo diventa più facile e senza problemi come creare un albero. E’ così facile creare il Paradiso come creare la primavera, è facile creare la primavera come creare un fiore. E’ da fare un breve accenno, fra centinaie, ad una o due prove chiarite in dettaglio nei capitoli precedenti del ‘Risale-i Nur’ che mettono in rilievo la visibile abbondanza illimitata e il facile trovarsi degli innumerevoli individui di ogni genere, l’agevolezza e velocità immensa nella creazione e nell’esistenza degli esseri ben ordinati, preziosi e creati con un’arte eccellente. Per esmpio, l’amministrazione dei cento soldati sotto il comando di un’ufficiale unico è cento volte più facile di amministrare un soldato sotto il commando dei cento ufficiali. L’affidare l’equipaggiamento di un’armata ad un quartier generale unico, ad una fattoria unica e sotto l’unica legge e sotto il comando di un sultano unico è tanto facile quanto equipaggiare un soldato unico. Al contrario, affidare l’equipaggiamento di un soldato unico ai diversi quartieri generali, alle diverse fattorie e ai differenti comandanti è tanto difficile quanto provvedere l’equipaggiamento di un’armata completa. Perchè in questo caso solo per equipaggiare un soldato unico saranno necessarie delle fattorie di cui hanno bisogno di un’armata completa. Per sempio, quando prendiamo in considerazione un albero, vediamo che le necessità essenziali per la vita di un albero vengono provvedute, secondo la legge dell’unicità, da un radice unico, da un centro unico e seconda una legge unica. Quindi produrre migliaia di frutti per un albero è tanto facile quanto produrre una frutta sola. Invece, in caso di sostituizione della legge dell’unicità con quella di molteplicità, cioè quando saranno procurate le necessità vitali di ognuna frutta dalle fonti diverse, sarebbe così difficile produrre una frutta sola come produrre un albero completo. E nello stesso modo, produrre un seme unico, il nucleo dell’albero, diventerà tanto problematico quanto produrre un albero. Perchè tutte le necessità vitali di cui ha bisogno un albero, sono necessarie anche per un seme unico. Esistono quindi mille esempi simili che dimostrano quanto sia facile, per migliaia di esseri, di venire in esistenza secondo la legge dell’unicità che venire in esistenza secondo la legge di molteplicità ascrivendo compagni a Dio. Sul proposito consigliamo al lettore di riferirsi ad altri capitoli del ‘Risale-i Nur’, dove è stata chiarita questa realtà con prove decisive. Qui metteremo in evidenza il più importante motivo di tale facilità nei confronti del Destino e la Potenza Divina: Sei tu, un essere creato. Se tu consideri l’Iddio come l’unico Possessore della Potenza Eternale e come l’Unico Creatore, vedrai che Lui è capace di crearti con la Sua Potenza Infinita, ad un batter d’occhio, cioè in tempo brevissimo così come incendiare il fiammifero. Se al contrario, attribuisci la tua esistenza alla natura e ai motivi materiali, poichè sei il frutto perfetto e la sostanza eccellente e la cifra minore di tutto l’universo, in questo caso, per crearti, bisognerà vagliare tutto l’universo e gli elementi con uno staccio delicato per raccogliere da tutti gli angoli dell’universo, le materie in misure precise, di cui si è composto il tuo corpo. Perchè le cause materiali non possono fare altro che raccogliere e unire. E’ una realtà di comune approvazione che i materiali dalla nullità non possono creare niente. Altrimenti, saranno costretti a raccogliere da ogni angolo del cosmo le cose necessarie per creare un minimo essere vivente. Insomma devi intendere bene quanta facilità ci sia nell’unicità e quanta difficoltà ci sia nella deviazione e nell’attribuire compagni a Dio! SECONDA RISPOSTA E’ da sottolineare un’altra agevolezza dal punto di vista scientifico, il quale: Il destino è uno degli aspetti della scienza, cioè il destino stabilisce una misura determinata a costituire per ogni essere una forma speciale e immateriale. E questa misura determinata compone un piano oppure un modello nell’esistenza di ogni cosa. Quando la Potenza Divina crea con estrema comodità, crea su questa misura determinata. Se la creazione non si attribuisce all’Unico Onnipotente, al Possessore di una scienza infinita ed eternale che abbraccia tutte le cose, non escono fuori forse mille difficoltà ma sorgono centinaio di impossibilità. Insomma, se non fossero quel piano e la misura determinata stabiliti tutti e due da parte del Destino e che esistono nella Scienza Divina, sarebbero nesessarie in questo caso, mille forme materiali ed esterni a creare perfino il corpo di un animale minimo. Quindi devi vedere bene, che facilità estrema ci sia nell’attribuire tutta la creazione a Dio, e che difficoltà infinita ci sia nella deviazione e nell’attribuire compagni a Dio! Intendi bene ormai, quanto sia vera ed esatta e sublime la realtà che sottolinea quel verso Coranico che dice: ‘L’avvenimento del giorno del giudizio sarà in un batter d’occhio oppure in un tempo più breve’(Corano, 16 / 77) TERZA QUESTIONE Il convertito , l’ex-nemico di ieri e il fedele e l’amico di oggi domanda ; ‘I filosofi che hanno avuto un gran progresso oggi difendono la tesi dicendo, ‘nessuna cosa si crea dalla nullità e nessuna cosa va alla nullità (si annulla), sono le composizioni e decomposizioni che fanno funzionare la fattoria dell’universo.’ LA RISPOSTA : I filosofi più avanzati che non osservano l’esistenza sotto la luce del Corano, vedendone la difficoltà anzì l’impossibilità di spiegare la formazione e l’esistenza con i termini di ‘natura’ e ‘causa’, si sono divisi in due gruppi. I sofisti (coloro che sostengono il pensiero sofistico ) costituiscono una parte del primo gruppo. I sofisti hanno esaltato la ‘ragione’, una delle più importanti caratteristiche dell’uomo e rinnegando non solo l’esistenza dell’universo ma anche l’esistenza di sè stessi sono discesi ad un livello più basso degli animali. Un tale rifiuto era la via più facile per loro che accettare la forza creatrice della natura e delle cause. In tal modo rifiutando sia l’universo sia sè stessi sono decaduti ad un’ ignoranza più cupa. Il secondo gruppo invece si è reso conto delle difficoltà infinite in caso di accettare il pensiero che considerava la ‘natura’ e le ‘cause’ come la forza creatrice e secondo il quale nemmeno la creazione di una mosca oppure di un seme era tanto problematica. I sostenitori di questo gruppo sentivano insomma il bisogno di una forza straordinaria che la mente umana non poteva capire interamente. Alla fine, sono stati costretti a rifiutare l’atto della creazione dicendo, ‘Niente può venire in esistenza dalla nullità’ e vedendo neanche l’impossibilità di un annullamento totale sono insistiti su quel parere che dice: ‘Ciò che esiste non può annullarsi’. Supponevano una situazione immaginaria in cui, sia l’esistenza sia l’annullamento della cose avveniva attraverso i movimenti degli atomi, in una maniera del tutto occasionale, cioè in un’atmosfera casuale e dipendeva dall’unirsi e dal sciogliersi e dal radunarsi e dalla dispersione delle cose. E tu! Guarda bene, quanto ridicoloso, ignorante e basso abbia fatto la deviazione l’uomo ! Vedi quelli che si credono di essere i più intelligenti! Quindi, rifiutare il venire in esistenza dalla nullità e non attribuire la creazione ad una Potenza Assoluta è un atteggiamento molto più stupido e ignorante di quello dei sofisti che costituiscono il primo gruppo. Quello dei sofisti è un comportamento di totale rifuto contro l’Iddio : - che è l’Unica Potenza Eternale che crea ogni anno, in un istante, quattrocentomila genere sulla terra - che ha creato il cielo e la terra in sei giorni - che crea ogni primavera, soltanto in sei settimane, un mondo molto più vivace, molto più eccellente e molto più artificioso perfino neanche dell’universo - che crea gli esseri con una scienza eternale Questi sfortunati con l’anima di Faraone, che non hanno niente in mano altro che una volantà limitata ed un’impotenza infinita e poichè non sono capaci di annullare niente e poichè non possono creare nulla, perfino una minima particella, e poichè, secondo loro, nessuna cosa viene in esistenza dalla nullità e poichè la natura e le mani delle cause,di cui hanno fiducia, sono incapaci di creare, non rimane a loro altro che dire, ‘Niente può venire in esistenza da ciò che non esiste e niente va alla nullità (si annulla)’. Dicendo così, cercano di attribuire questo principio assurdo ed erroneo all’Unico Onnipotente. Il Sommo Fattore ha, infatti, due modo di creare: Il primo: Il primo modo di creare avviene tramite la derivazione e l’invenzione. L’Iddio crea un essere dalla nullità e crea ancora dalla nullità le sue necessità e affida alle mani dell’essere le sue necessità. Il secondo avviene tramite la costruzione e l’arte. Lui costruisce un gruppo degli esseri radunando insieme gli elementi dell’universo, con lo scopo di dimostrare i delicati esempi della Sua Saggezza e per disporre gli scintilli delle manifestazione dei Suoi Nomi. L’Iddio per essere il Sostentatore Unico e Assoluto manda, agli esseri, gli atomi e le materie sotto il Suo comando, a scopo di farli funzionare negli esseri. Allora, l’unica Forza Assoluta ha due modi di creazione, sia dà origine e sia costruisce. Annullare ciò che esiste e creare ciò che non esiste è molto semplice e veloce per Lui ed è una legge perpetua ed universale. Dovrebbe essere annullato invece colui che dice ; ‘Lui non può creare ciò che non esiste’ per una Potenza Assoluta la quale crea dalla nullità, in una sola Primavera, le forme e le figure dei trecento mila esseri animati creando anche tutte le qualità,le particelle e le condizioni loro. L’uomo che rifiuta il pensiero naturalista abbracciando la realtà parla così: ‘Tutte le mie glorificazioni sono per l’Iddio. Ringrazio Dio, quanto il numero degli atomi, per il bene dell’iman (della fede). Tutte le mie lodi sono per Dio, per aver ottenuto, alla fine, la fede perfetta. Mi sono liberato ormai dalla miscredenza. E non mi esiste più nel cuore nessun dubbio’. ‘Ringrazio Dio per il bene dell’Islam e per una fede assoluta e perfetta. Sei tu, l’Unico, privo di ogni difetto e di ogni sbaglio! Non abbiamo, o Dio, nessun altro sapere che ci permetta sapere! Sei tu, Onnisciente e sei tu l’Unica Sapienza Assoluta!’ (Corano, 2 /32) Una tale natura può essere soltanto un’opera d’arte, ma non il Creatore stesso. E’ un ‘ricamo’, ma non può essere il ‘ricamatore’ stesso. E’ un ‘decreto’, ma non è il ‘giudice’. E’ l’insieme delle leggi della creazione, non può prendere il posto del ‘Legislatore’. E’ lo shermo che rispecchia la dignità divina, non può essere il Creatore stesso. La sua esistenza è per l’effetto altrui, non può essere l’Autore stesso. E’ la legge, non è ‘Potenza Assoluta’ e non può possedere potenza. E’ creata su una misura precisa, non può essere Colui che misura. E’ ‘ricevente’, non è ‘sorgente’. Zitieren Link zu diesem Kommentar Auf anderen Seiten teilen Mehr Optionen zum Teilen...
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